TURISMO
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La "ciammella" di Carpineto Romano
Vera regina della tavola Carpinetana è la ciambella, o più semplicemente la "ciammella" che non si dice, chiamata cosi perchè la ricetta è segreta. E' il prodotto che più rappresenta la tradizione culinaria carpinetana, tradizione da sempre basata sui cosidetti "cibi poveri".
Da sempre è il prodotto che più affascina e attrae coloro i quali non hanno la possibilità di mangiarla tutti i giorni, i turisti. Questo perchè non è possibile trovare la ciammella al di fuori di Carpineto, data la segretezza con cui poche persone mantengono la ricetta originale.
Fatta con farina, olio, sale e anice, la ciammella rappresenta il prodotto carpinetano per eccellenza.
Come degustarla
Ottima se mangiata ancora calda, nonostante mantenga a lungo l'eccezionale fragranza. Si usa immergerla nel latte o nel thè a colazione, nel vino durante le tipiche merende paesane. Nonostante ciò è consumata spesso da sola, per godere del suo sapore originale.
La leggenda
La leggenda narra che Papa Leone XIII , che fonda le sue origini proprio in questo territorio, amava consumare ciammelle per colazione, tanto che durante il periodo di permanenza nello Stato Vaticano, per continuare ad assaporare i prodotti della sua terra, inviava i suoi uomini di fiducia a Carpineto per fare una scorta del suo cibo preferito.
Dove trovarle
E' possibile reperirle in tutti i negozi e laboratori di Carpineto, dove possono essere trovati altri prodotti da forno, altretanto saporiti e genuini: giglietti, Santa Marta, crostate di marmellata fatta in casa.