TURISMO
Punti d'interesse presenti nel territorio
Località interessate
Il punto di partenza del nostro itinerario e la foce del fiume la quale è raggiungibile facilmente in auto dalla statale Appia. Infatti dalla consolare voltando per Viale Pietro Fedele, a destra per chi viene da Roma, a sinistra per chi viene da Napoli, e proseguendo poi per Via Monte D’Argento si giunge al fiume Garigliano.
Per arrivare alla foce voltare a destra. La Foce del Garigliano e molto suggestiva dal punto di vista paesaggistico, ed inoltre é un luogo di pesca molto frequentato in quanto ottimo anche per la pesca da terra e le sue acque sono ricche di spigole, cefali e orate.
Dalla foce ci si dirige verso l'entroterra costeggiando il Fiume fino alla Via Appia. ln questo tratto si incontrano diversi venditori di anguille, tipici pesci con il corpo allungato, con pelle viscida al tatto, di colore olivastro o giallastro-nero. All’altezza dello svincolo con l’Appia troviamo sulla sinistra le Rovine di Minturnae e sulla destra il Ponte sul Garigliano. Il ponte fu inaugurato da Re Ferdinando Il di Borbone nel 1832 ed é rimasto legato al suo nome. Opera dell'ingegnere Luigi Giura, e rimasto intano fino a quando i tedeschi, nel 1943, non lo hanno fatto saltare per proteggere la propria ritirata. Rimasto in abbandono fino agli anni Novanta, e stato poi perfettamente restaurato. E' il primo ponte metallico sospeso costruito in Italia, ha una struttura a catenaria di ferro, ed e ancor oggi un'ammirato modello di ingegneria e di architettura. All’altezza dello svincolo con la variante Appia il fiume Garigliano si divide in due diramazioni: verso est continua a scorrere il Garigliano mentre verso nord ll torrente Ausente. ll nostro percorso proseguirà lungo l'Ausente che ci accompagnerà fino all’incrocio tra ia SS 128 Via Ausente e la provinciale 125 Via Francesco Baracca. L'Ausente nasce in più rami presso Ausonia: affluente di destra dei fiume Garigliano presso le Rovine di Minturnae e costeggiato dalla strada Minturnae-Ausonia. Percorrendo la Sp 125 Via Francesco Baracca si giunge a Piazza San Lorenzo dove voltando a sinistra per Via Randaccio si sale per Santi Cosma e Damiano.
Dopo aver visitato il centro storico e la caratteristica località di Ventosa, seguendo Via Vittorio Veneto e poi Via Risorgimento, si giunge facilmente al confinante Castelforte. Quest'ultimo ha le stesse caratteristiche ambientali di Santi Cosma e Damiano con il quale costituisce un unico agglomerato, e con il quale e stato lungamente unito dai punto di vista amministrativo prima di divenire autonomo. Castelforte si affaccia, dalle colline degli Aurunci, sulla pianura del Garigliano a pochi Km dalle stazioni balneari di Scauri, Marina di Minturno, Formia e Gaeta. Il suo nome identifica le vicende per cui nacque e il nucleo più antico è ancor oggi racchiuso fra mura medievali e un’alta torre. Durante l’ultima guerra mondiale, Castelforte e Santi Cosma e Damiano costituivano quella cittadina che le truppe tedesche, poste a difesa della Linea Gustav nel tratto dominato dai Monti Aurunci, definirono "La Piccola Cassino". I due paesi furono quasi completamente distrutti, quasi mille furono i morti su una popolazione che non raggiungeva I 5.000 abitanti. ll rilievo che essi hanno acquisito nella storia contemporanea e sottolineata anche dal recente conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Civile ai Gonfaloni di ambedue i Comuni. ll percorso prosegue verso Suio che è raggiungibile scendendo da Castelforte e riprendendo Via delle Terme fino all’incrocio con Via Suio Alto la quale porta appunto a Suio Alto.
Questo paesino, a 148 m. sul livello del mare, ha origini molto antiche. Racchiuso all’interno di questo piccolo centro troviamo l’antica chiesa parrocchiale dedicata a S. Michele Arcangelo. Proseguendo per Via delle Terme si riprende a costeggiare il Garigliano arrivando in località Terme di Suio che partendo dalla piccola cappella di San Nicola, si estende lungo il fiume Garigliano, nell’antico territorio che custodiva il luogo delle Terme Romane, come ci confermano i resti della vasca di Nerone e vari rinvenimenti di sculture ed epigrati tipicamente romane (Area archeologica Thermae Vescinae). Qui oggi sorgono numerosi alberghi e stabilimenti che, oltre a praticare cure termali, offrono ospitalità a coloro che vi soggiornano.