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TURISMO

Informazioni culturali del territorio


 
CASTELLO MEDIEVALE DI AUSONIA
 
Categoria: Beni culturali materiali » Castelli

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Ausonia

Gli inventari

7914.jpgNell'inventario dei beni di Onorato II, del 1491, castello di Fratte è descritto nei suoi elementi architettonici (torre maestra, torri e torrette, sale, forno, cisterna, ecc.), e anche con le suppellettili che ci danno un'idea della vita nel castro.

Vi è elencato il materiale bellico, costituito da sei bombarde, di vecchio e nuovo tipo e sei balestre con il loro corredo, una spingarda, col ferro della ricarica, sei celate, una corazza di acciaio con coperta gialla, un martello grosso ed un altro più piccolo per far pietre, una carrucola, un barile di polvere vuoto ed un altro riempito per tre quarti, un arcone, due ceppi per prigionieri. Gli utensili da cucina erano due macine per il pane, di cui una rotta, un calderone di rame ed uno più piccolo, un secchio di rame ed un altro senza manico, una schiumarola rotta ed una più piccola, un setaccio rotto, una grattugia di ferro, un raschietto, una catena ed una paletta di ferro per il fuoco, uno spiedo, un coperchio di ferro, una lucerna, oltre agli attrezzi per il vino ed a quelli del lavoro, come una forbice da potatura, una zappa, un’ascia, un’accetta ed il tommolo (misura per il grano). Le masserizie consistevano in due sedie di abete, una tavola chiudibile e due scannetti per il letto.
Come riserve alimentari troviamo due botti piene di vino su undici, due botticelle di aceto, ottanta recipienti per l’olio, vuoti. Per il trasporto era adibito un asino di pelo morello. Con queste cose l’allora capitano Andrea de Nardillo di Fondi e i suoi cinque compagni dovevano vivere ed anche, innalzando una bandiera dei Gaetani, usata e vecchia, difendere il paese dai nemici.

Due secoli dopo, in un altro inventario, l’Apprezzo del 1690, steso alla morte di Nicola Caraffa, la costituzione di presentava dirupata in più parti.

Il castello viene così descritto: “ Nella maggiore sommità della terra, a destra si trova la parte del Castello, che entra nella strada coverta con saettere; a destra si trova l’altra parte che entra nel cortile scoverto; a destra vi sono due stanze dirute, sopra delle quali vi erano altre stanza similmente dirute. In testa dello quale vacuo seu cortile vi è una cisterna; a destra vi è la grata (scalinata) tutta diruta per la quale s’ascende ad una loggia scoverta, dove vi è un piede di fico; a destra vi è porta che entra in una carcere seu stanza a lamia, sopra la quale vi è la torre consistente in due stanze l’una sopra l’altra, dove s’ascende con scala a mano in testa a detta loggia vi è la grata che scende al passetto, che circonda detta torre con due saettere a trabucchi dalla parte di sotto, e nelli quattro angoli sono quattro torrette che facevano difesa alla parte di fuora, in una delle quali vi è l’orologio a campana”.