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SANTUARIO DELLA S.S. MADONNA DELLE GRAZIE DI ESPERIA
 
Categoria: Beni culturali materiali » Santuari Mariani

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Esperia

2012-06-06

Narrazione del miracolo del 30 giugno 1884

Il 30 Giugno 1884 alle 5.00 del pomeriggio si erano recati nel coro, per la recita del S. Rosario, il custode del Santuario P. Pio, il converso Fra Gaetano, ed il domestico Giovan Battista Bevilacqua. P. Pio, senza alcuna apparente ragione, disse agli altri due che si sentiva spinto a non recitare il rosario in quel momento e li invitò a ritirasi ognuno nella propria celletta. Il converso ed il domestico, però, non obbedirono ed iniziarono a sazzare il ritiro, l'uno vicino al muro, l'altro vicino il campanile. Il sole splendeva, ma da lontano si vedeva avicinarsi la tempesta, allora il domestico si ritirò nella sua celletta, ed il converso si recò nella stalla. All'improvviso un fulmine colpisce la catena della campana, penetra nel coro, discende in chiesa girando sull'altare della Vergine, senza ledera nè fiori, nè candelieri, nè candele, fora il muro dove stava spazzando poco prima il converso, rientra in chiesa e scoppia sull'altare, senza recare alcun danno. Se i tre fossero stati nel coro, come accadeva ogni giorno a quell'ora,  sarebbero morti, stessa sorte se il domestico ed il converso  fossero rimasti a spazzare il ritiro. I tre non si erano resi conto dell'accaduto, quando guinse un uomo, Clino Dentrico, che essendosi messo al riparo sotto l'atrio della chiesa, disse di aver visto il fulmine scoppiare sopra l'altare e la chiesa ingombra di fumo. Fù allora che P. Pio e i suoi compagni si resero conto di ciò che era successo, osservando i luoghi ove erano le tracce del fulmine, e considerando le circostanze del fatto, dovettero concludere che si era trattato di un miracolo.