TURISMO
Informazioni culturali del territorio
2013-05-18
Dialetto trebano
Dialetto
Il dialetto trebano,come tutti quelli di cui l’Italia è ricca,si è venuto formando nel tempo dal latino volgare attraverso successive alterazioni ed adattamenti fonetici. L’Italia,a causa della sua frammentazione territoriale e a causa dell’influsso di popoli stranieri,è molto ricca di dialetti,spesso molto diversi tra loro per strutture lessicali e non solo tra regione e regione,ma anche tra città e città della stessa regione e persino tra paesi limitrofi. Basti pensare a quanto sia diverso il dialetto trebano da quello filettinese,guarcinese ecc. Il dialetto trebano,per le sue strutture morfosintattiche,forme lessicali e modi di dire,appartiene al gruppo laziale-umbro-abruzzese. Eppure,presenta numerose peculiarità che lo rendono unico,e per molti aspetti,diverso dai dialetti dei paesi circostanti. Le sue particolarità morfologiche sono molto numerose. Riportiamo,soltanto le più significative differenze,modificazioni e trasformazioni rispetto all’italiano. Ad esempio:GROSSO-GRUSSO;SORDO-SURDO;MONDO-MUNNO;CALZONI-CAZZUNI;LAVARSI-LAVASSE. Nel dialetto trebano,per indicare una quantità imprecisata rispetto al tutto si usa l’articolo indeterminativo con l’aggiunta degli avverbi “PO’ o ZICA”. Esempio:no po’ de pane,na zica de polenna. Come nella lingua italiana,vi sono alcuni avverbi,aggettivi,verbi che usati prima del nome,si comportano come preposizioni:”PRIMA,DOPPO,DENANZI,DERETO,VICINO,’N CIMA”ecc.. Esempio:”DENANZI A CASEMA,’N CIMA AGLIO COLLE”.
Esempio:”DENANZI A CASEMA,’N CIMA AGLIO COLLE”.
I nomi del dialetto trebano,possono essere raggruppati in tre declinazioni:
-I nomi che al singolare terminano in “A”. Esempio maschile:POETA-I Esempio femminile:CIOCIA-E
-I nomi che al singolare terminano in “O”. Esempio maschile:CAPPEGLIO-I Esempio femminile:MANO-I
-I nomi che al singolare terminano in “E”.Esempio maschile:ABBIENTE-I Esempio femminile:FRONNE-I