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TURISMO

Informazioni culturali del territorio


 
LE TERME DI SUIO
 
Categoria: Beni Paesaggistici, Culturali e Ambientali » Strutture di fruizione dell'ambiente

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Castelforte

Caratteristiche e Terapie

La caratteristica principale di queste acque è la presenza dello zolfo.
Dette acque sono solfuree-bicarbonato-calciche ed alcalino terrose e sgorgano a temperature oscillanti tra 15 e 65°C. L’azione terapeutica principale delle acque di Suio è esercitata dallo zolfo, cui si aggiungono gli effetti sinergici dell’anidride carbonica e del calore. Lo zolfo esercita sia un'azione locale sulle parti con cui viene a contatto (pelle, mucose genito-urinarie, via respiratorie) sia un'azione generale su tutto l'organismo. L'azione locale è indicata nelle malattie della pelle, dell'apparato respiratorio, dell'apparato gastroenterico e dell'apparato urogenitale; l'azione generale è indicata per le malattie del ricambio, delle articolazioni, dell'apparato cardiovascolare. Per queste caratteristiche le acque di Suio si prestano a tutte le tecniche d'uso della crenoterapia (bagni, docce, fanghi, inalazioni, aerosol, nebulizzazioni, irrigazioni vaginali e rettali) nonché alla idropinoterapia.
I pregi terapeutici di queste acque e le loro applicazioni sono quelli propri delle acque solfuree, particolarmente idonee per la balneo-fangoterapia, per irrigazioni e per tutte le cure dell’apparato respiratorio (inalazioni, aerosol, nebulizzazioni) ed uditivo (insuffazioni endotimpatiche). Le manifestazioni morbose che più se ne avvantaggiano sono le malattie dell’apparato locomotore, dell’apparato genitale femminile, della pelle, dell’orecchio, naso e gola. Alle terme lo zolfo si assume per via cutanea; per via polmonare; attraverso la mucosa genito-urinaria. Si ha così un’azione terapeutica locale ed un’azione terapeutica generale su tutto l’organismo.

 


L’enorme varietà di termalità caratteristica di queste acque ne consente la migliore utilizzazione a fini terapeutici: le sorgente fredde sono particolarmente adatte per le cure idroponiche e per l’imbottigliamento quelle termali ed ipertermali particolarmente adatte alla somministrazione di bagni (fino a 38°) ma soprattutto alla preparazione e somministrazione di fanghi (fino a 47°).
Il fango di Suio trova indicazione particolare, "oltre che nelle artroterapie croniche degenerative, nelle artrosi croniche e subcroniche secondarie, nella diatesi artropatica a sfondo iperuricemnico e nei reumatismi non articolati", "in alcune forme nevritiche e vascolari periferiche, nelle affezioni epatocolecistiche ad andamento cronico, nel colon irritabile, nelle perivisceriti non specifiche, con particolare riguardo a quelle interessanti l'apparato genitale femminile".
E' anche particolarmente interessante "la favorevole azione delle applicazioni in zona epatica" nelle dislipidermie e negli stati disfunzionali del fegato di pazienti obesi".
Non si può dimenticare, in queste poche parole illustrative delle acque sulfuree, l'azione antitossica che esse esercitano sull'organismo umano. Chimicamente, infatti è nota, la grande affinità che molti composti metallici hanno per lo zolfo. Con l'acido solfidrico, che da esse si sprigiona, reagiscono facilmente i sali mercuriali e piombici nell'intestino, formando sali insolubili che stimolano la peristalsi per la conseguente eliminazione. Utili sono pertanto le bibite di acque sulfuree sul saturnismo, nelle cure a base di mercurio e di bismuto. Inoltre le acque sulfuree svolgono una specifica azione antitossica verso i tossici endogeni del metabolismo umano, con un'azione diuretica e lassativa.
Tali caratteristiche fanno delle acque termo-minerali di Suio un complesso praticamente unico per un vasta area dell’Italia centrale.

 

Azione terapeutica locale nel dettaglio:
Sulla cute
L'azione dello zolfo si svolge migliorando il trofismo delle cellule dello strato corneo della pelle, le quali sono particolarmente avide di questo elemento, insieme con i loro annessi (peli, capelli).
Sull'apparato respiratorio
Lo zolfo inalato o eliminato per mezzo di esso influenza in modo nettamente positivo la naturale meiopragia e debolezza della mucosa respiratoria nei casi ricorrenti di riniti, rinofaringiti, laringiti e bronchiti, migliorando la nutrizione e l'irrorazione della mucosa stessa, che si evidenzia attraverso lo scioglimento del muco e attraverso una leggera azione antisettica e desensibilizzante.
Sull'apparato gastroenterico
Le acque sulfuree, a mezzo del loro contenuto gassoso, provocano un aumento della secrezione gastrica e attraverso l'azione solvente dei catarri gastrointestinali migliorano la nutrizione e lo stato generale della mucosa. Lo zolfo, inoltre, trasformandosi ad opera dei batteri intestinali in idrogeno solforato, agisce da blando purgante, stimolando la peristalsi intestinale e favorendo lo svuotamento dell'intestino. Sulle ghiandole annesse all'apparato digerente, agisce con una leggera azione stimolante, esaltando l'azione antitossica e neutralizzante del fegato, di cui stimola la coleresi.

 

Azione terapeutica generale nel dettaglio:
Sul ricambio
Lo zolfo a piccole dosi influisce rallentando il metabolismo basale ed il ricambio totale. Il ricambio dell'azoto viene influenzato accentuando l'eliminazione dei prodotti di decomposizione delle sostanza proteiche con un conseguente calo della azotemia, nel senso che il loro metabolismo si accentua e si attivano i fattori di lipotropi, che come è noto, sono composti di aminoacidi di solforati; questa attività tende a rimuovere i depositi di colesterolo dalle pareti arteriose con evidente beneficio per le alterazioni arterioscleotiche, per la circolazione, per la cenestesi generale. Un'azione favorevole si esplica anche verso l'eliminazione dell'acido urico, per cui i gottosi vengono favorevolmente influenzati dalle terapie a base di zolfo. Verso il metabolismo dei glicidi è nota l'azione ipoglicemizzante dello zolfo, che prende parte alla formazione della molecola dell'insulina e dei sulfamidici; lo zolfo inoltre, aumenta positivamente nel metabolismo dei carboidrati.
Sui tessuti articolari e periarticolari
Questa azione si svolge  assumendo le acque sulfuree sia per bibita che a mezzo di fanghi. La cartilagine è, insieme con i capelli e le unghie, il tessuto più ricco di zolfo di tutto l'organismo. Nelle artropatie infatti, è dimostrata un'accentuata diminuzione di questo elemento nei tessuti articolari e periarticolari, che le acque sulfuree tentano di riequilibrare, favorendo la ripresa funzionale. Sui tessuti periarticolari l'azione dello zolfo si evidenzia con un'influenza nettamente positiva i cui effetti si notano specialmente quando le lesioni articolari sono scarsamente influenzabili perchè troppo avanzate.

Sull’apparato cardiovascolare
Le acque sulfuree agiscono favorendo una leggera vasodilatazione con una conseguente migliorata circolazione ed aumento della velocità di circolo e della quantità del sangue, ed una migliorata funzione cardiaca, quando la cura è ben condotta e le acque sono sapientemente somministrate. Non si può dimenticare, in queste poche parole illustrative delle acque sulfuree, l'azione antitossica che esser esercitano sull'organismo umano. Chimicamente, infatti è nota, la grande affinità che molti composti metallici hanno per lo zolfo. Con l'acido solfidrico, che da esse si sprigiona, reagiscono facilmente i sali mercuriali e piombici nell'intestino, formando sali insolubili che stimolano la peristalsi per la conseguente eliminazione. Utili sono pertanto le bibite di acque sulfuree sul saturnismo, nelle cure a base di mercurio e di bismuto. Inoltre le acque sulfuree svolgono una specifica azione antitossica verso i tossici endogeni del metabolismo umano, con un'azione diuretica e lassativa.