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TURISMO

Informazioni culturali del territorio


 
CASTRUM FORTE - CASTELFORTE
Centro storico di Castelforte
 
Categoria: Beni culturali materiali » Castelli

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Castelforte

Storia del Castrum

Nulle le fonti della sua edificazione, vaghe e modeste quelle successive, attendibile l’opinione di chi sostiene che possa essere stato costruito dai “Conti di Traetto” titolari della giurisdizione di questa terra, intorno all’anno 1176 per motivi di sicurezza e per ragioni di prestigio feudale. Esso, non ebbe il palazzo del “signore”, conte,  duca o barone che fosse, ma una maestosa torre, una fortificata muraglia e varie case, più o meno grandi, di nobiluomini, delle quali non è determinabile l’epoca di edificazione, ma sicuramente, costruite in periodi diversi. Nei primi anni della sua esistenza fu casale di Suio e, come tale, destinato a seguire il percorso del castello di Suio  fino al 1300 quando, ormai università autonoma, poté vantare l’indipendenza amministrativa. Conobbe il governo della “Terra di San Benedetto” e quello delle famiglie feudali che, dai Dell’Aquila ai Carafa, si susseguirono fino all’abolizione del sistema feudale. Fu poi devoluto alla Regia Corte e nel 1861 annesso al Regno d’Italia. Ma a questo punto, il prestigio della fortezza era tramontato: finite le funzioni per le quali essa era sorta e, gli avvenimenti del 1799 costituiscono la prova di tutto questo. In quell’attacco le vecchie fortificazioni medioevali si dimostrarono del tutto insufficienti a parare le offese dell’artiglieria  franco-polacca che, il Generale Championnet rivolse iroso contro l’eroico castello che aveva osato molestare la marcia su Napoli.
Secondo una testimonianza di allora, la rocca venne espugnata dai Francesi dopo aver subito ben cinque assalti e all’indomani della Pasqua di Resurrezione fu presa, saccheggiata, incendiata, devastata, spargendo sangue nelle chiese e nei palazzi sui pochi rimasti fra le mura. Indubbiamente tutte le costruzioni a ridosso della muraglia furono demolite e i cittadini costretti ad occupare i fortilizi, trasformandoli subito in locali di abitazione e a smantellare la maggior parte delle mura per ricavarne materiali edili sia pur rispettando il tratto che dalla Porta Chianca sale alla corte e al cantone.
Il Castello, dopo questo episodio di crudeltà inaudita, tornò, tragicamente, al centro di avvenimenti storici nel 1943-44, quando, nel corso del Secondo Conflitto Mondiale, il fronte di guerra  si fermò, per nove lunghi mesi (Settembre 43 – Maggio 44), sulle sponde del fiume Garigliano. Durante la risalita delle truppe alleate verso Roma, fu sottoposto ad incessanti bombardamenti da parte di queste, mentre l’esercito tedesco, lottava per impedire lo sfondamento della  Linea Gustav che da Cassino, attraverso gli Aurunci, correva fino al mare. La ferocia di questi combattimenti che provocarono numerose vittime ed ingenti danni, non riuscì a cancellare completamente i segni di un passato ricco di storia. La Torre Medioevale, ad esempio, patì solo alcuni  danni strutturali, continuando a dominare dall’alto il territorio circostante, quasi a testimoniare la fierezza, l’orgoglio, la dignità di un popolo che seppe resistere alle più atroci sofferenze prima, per ricostruirne le mura poi. Sia pure con pesanti sacrifici materiali e finanziari, sono stati recuperati elementi architettonici importanti che ridanno al castello un volto ridente ed ospitale.