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TURISMO

Informazioni culturali del territorio


 
IL BORGO DI SUBIACO
 
Categoria: Beni culturali materiali » I Borghi

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Il convento di San Francesco a Subiaco

Il Convento di San Francesco è posto in prossimità delle rive del fiume Aniene, e per raggiungerlo occorre attraversare a piedi il bellissimo ponte omonimo a schiena d' asino del 1358, una delle bellezze artistiche sublacensi molto ben conservato. Nell' area in cui sorge tale complesso, in passato esisteva un romitorio dell' ordine di San Benedetto. Dal 1209 ospitò dei monaci minori e nel 1224, anno in cui San Francesco soggiornò a Subiaco, l' abate Giovanni VI donò allo stesso santo l' intero convento. Dopo la scissione dei francescani in spirituali e conventuali, la struttura passò nelle mani di quest' ultimi, per poi essere occupato dai frati minori Osservanti e in seguito dai frati minori Riformati.

Con il passare degli anni il convento fu trascurato tanto che all' indomani dell' unità d' Italia (intorno al 1861) giunse ad un degrado veramente preoccupante. Fu l' intervento di monsignor Benedetto Spila nel 1893 a porvi fine, riportandolo allo stato antico e incaricando Lodovico Grillotti di dipingere le venticinque lunette poste sulle pareti del chiostro. Quindi il convento fu restituito ai frati minori. Fortunatamente nel corso dei restauri, fatti nel 1939, i massicci cambiamenti settecenteschi furono azzerati e la chiesa ritornò all' aspetto originario. All' inizio del XXI sec il convento è stato chiuso dall' Ordine Provinciale di Roma come è capitato per molti altri conventi a causa del calo del numero delle vocazioni. Oggi sono le suore Francescane a prendersene cura.

Attualmente la chiesa dello stie romanico originale, mantiene la facciata esterna realizzata utilizzando pietra locale, mentre per gli interni assistiamo a vari rifacimenti nel corso dei secoli. Ad esempio, l' architettura della navata centrale fu modificata nel Cinquecento quando furono inserite tre cappelle sulla sinistra,tutte di pregievole fattura e in una delle tre emergono i tratti del Sodoma (Giannantonio Bazzi), che ne affrescò gli interni. Il cenobio e la chiesa fu eretta dal comune di Subiaco nel 1327. Il coro e forse anche gli altari con colonne di noce e egregiamente intagliati furono di un Reatino nel 1504. Sono degni della visita i Dipinti della Cappella Sublacense Mancini. Si ammirano nella volta gli Evangelisti e la figura maestosa del Redentore. Nel muro a destra è ritratta la Crocifissione, mentre nella parete opposta  troviamo una donna che entra nella Casa di S. Anna con un canestro in testa. Emergono poi dipinti in cui sono presi come modelli alcuni abitanti sublacensi del XVI sec. L'interno della chiesa è palesemente asimmetrico essendo le cappelle situate solo sul lato sinistro in quanto non fu possibile realizzare un simile ampliamento sul lato destro se non abbattendo il chiostro confinante (cosa mia avvenuta ovviamente). Il chiostro infatti conserva l' architettura romanica originaria a forma quadrata; di ottima fattura sono gli affreschi delle venticinque lunette ispirati tutti alla vita di San Francesco e a quella di altri Santi francescani. Sempre nel chiostro si conserva una colonna centrale proveniente dala Villa sublacense neroniana. All' interno del convento spiccano il Trittico di Antoniazzo Romano del 1467 raffigurante la Madonna col Bambino ed i Santi Francesco d' Assisi e Antonio da Padova; la Natività forse del Pinturicchio; lo Sposalizio della Vergine di Giulio Romano; il coro in legno del 1500; il Crocifisso del frate Stefano da Piazza Amerina eseguito nel XVII sec.