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TURISMO

Informazioni culturali del territorio


 
TERRITORIO DEL FIUME GARIGLIANO
 
Categoria: Beni culturali immateriali » Ambienti naturalistici

Località interessate

Provincia di Latina visualizza / nascondi tutte le località
Santi Cosma e Damiano, Minturno, Castelforte
Provincia di Frosinone visualizza / nascondi tutte le località
Sant'Apollinare, Sant'Andrea del Garigliano, Sant'Ambrogio sul Garigliano

La Pesca

La pesca sul Garigliano. La pesca nel Garigliano è una attività molto praticata dagli amanti di questo sport e permette di catturare grosse Spigole e pesci Serra in prossimità della foce, e di Cavedano, Barbo, Trota Fario nel corso del fiume. Per quanto riguarda l’accesso dal mare nel Garigliano è molto pericoloso a causa dei bassi fondali e discontinue secche che caratterizzano la foce del fiume. I pesci che solitamente vengono insidiati in questo posto sono, soprattutto pesci Serra che i locali sono soliti pescare con la tecnica del morto manovrato tramite dei galleggianti lasciati scorrere nella corrente del fiume e poi recuperati. Un tempo non tanto lontano la regina della foce era prettamente la Spigola che negli ultimi anni si vede sempre meno, forse anche per colpa del Serra che nei periodi da Marzo-Giugno e da Settembre a fine Novembre possiamo incontrare con molta facilità. Ma non sono insolite catture sporadiche di altri pesci come la  Leccia Amia e tonnetti Alletterati che arrivano fino a qualche centinaio di metri da riva (solitamente da Aprile a fine Giugno) e sono prede di tutto rispetto. La parte interna del fiume Garigliano è caratterizzato da acque profonde e correnti veloci.  Di conseguenza la tecnica più adatta è la passata sul fondo con lenze adeguatamente piombate ma molto sottili. E' importante prestare attenzione in modo tale che l'esca durante la passata rasenti il fondo, in maniera da poter insidiare oltre ai cavedani anche i barbi.
Lo spinning permette invece di insidiare trote e cavedani.   Una buona idea per pescare i cavedani è utilizzare minnows argentati affondanti lanciati a monte e ritirati in maniera da costeggiare la sponda.  In alternativa per le trote si possono utilizzare cucchiaini rotanti di generose dimensioni (dai 6 ai 12 grammi).