TERRITORIO
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La Via Francigena del Sud
Castelforte con il suo passaggio fluviale sul fiume Garigliano presso Suio, rappresenta la porta d'accesso nel Lazio della Via Francigena detta anche "Marittima". Si attraversa presso Suio il fiume Garigliano con l'antico metodo della Scafa. Il passaggio si effettua nei pressi della Chiesa Templare di santa Maria in Pensulis. Da lì si sale attraverso l'antico sentiero all'antico borgo di Suio dove, all'interno della chiesa di san Michele Arcangelo si pone la tappa obbligata della "Via Micaelica" che faceva da ponte tra il mare e l'entroterra del cassinate e dell'Abbazia di Montecassino.
Suio è stata Contea dell'Abbazia di Montecassino e in questo quadro nei secoli ha avuto un'importante funzione di raccordo tra l'entroterra e le vie di comunicazione verso il mare quale la via Appia e quindi di congiunzione con la Via Francigena.
La presenza di una tappa della frequentatissima via Micaelica nella Chiesa dedicata a San Michele Arcangelo la presenza del castello unitamente ai pregevoli affreschi ritrovati di recente e la presenza dei Templari (monaci guerrieri) che hanno scritto pagine di storia nella chiesa templare di Santa Maria in Pensulis, sono tutti segni distintivi di un'area che, già in epoca pre-romana con la città di Vescia (Pentapoli Aurunca), si è collocata come avanguardia della vita del tempo. In epoca romana poi la presenza delle terme ha fatto sì che la zona fosse frequentata da uomini nobili come il patrizio Zeto e di cultura come Plotino.
La Via Francigena del Sud attraversa questo territorio assieme a Castelforte, diversi sono i comuni che ne fanno parte. La scelta di valorizzare il Cammino dei pellegrini vuole sottolineare la tradizione di accoglienza e la cultura dell'umanesimo aperto alla novità anche in una visione di sviluppo, valorizzazione e crescita del benessere di territorio.