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TURISMO

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VIA FRANCIGENA DEL SUD
 
Categoria: Turismo religioso » Le vie

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Villa Santa Lucia, Vallemaio, Sant'Apollinare, Sant'Andrea del Garigliano, Sant'Ambrogio sul Garigliano, San Giorgio a Liri, Piedimonte San Germano, Esperia, Coreno Ausonio, Cassino, Ausonia, Aquino, Castelnuovo Parano

Percorso da Castelforte a Minturno

3435.jpgI TAPPA (19 km) Tratto marittimo: Il “cammino” comincia sull’acqua del fiume Garigliano che segna il confine sud del Lazio sulla sponda del fiume in Campania, dove viene istallata per i pellegrini un traghetto alla “scafa” di Suio. Tirato un cavo da una riva all’altra del fiume, viene disposto una chiatta in modo di permettere di tirare attraverso una fune dall’altra parte del fiume, che era un metodo usato sin dal Medioevo.  In seguito si prosegue verso Suio per entrare nella chiesa di S. Michele; Reso l’omaggio e visitate le rovine del castello con tracce dei Cavalieri Templari si prosegue il giorno dopo con il rituale della consegna del bastone del pellegrino detto “baculum”. Il rituale è nel Codice Callistino del XII secolo: con una formula in latino il “baculum” viene affidato a colui che deve condurre, come guida e responsabile, il gruppo per la giornata. 

 

II TAPPA (14.8 km) Molto bello il percorso da Castelforte a Minturno, che inizia con l’antica chiesa di S. Maria in Pensulis (nella foto), che poggia su un sostrato di una villa romana con una chiara croce templare su  un gradino. Oggi fa parte di una masseria agricola circondata da attrezzi e animali da cortile. Si può osservare che  la pianura è ben coltivata ma ancora con segni della distruzione della guerra che qui si combattè nel 1944. Il cammino porta alla strada in terra battuta sulla provinciale Ausente. Dopo 100 m su questa strada ci si è addentra su uno stradello di campagna per un paio di km per poi risalire un colle boscoso fino al paese di Tufo. Continuando ben presto si arriva a Minturno. Il quartiere medievale dell’antica città ha un Castello baronale del IX secolo e una bella Collegiata (di S. Pietro) dell’ XI sec. con un pergamo cosmatesco e un candelabro per il cero pasquale.

 

III TAPPA (18 km) Si scende nella zona archeologica dove ci sono resti della città romana di Minturnae con un ponte borbonico. Procedendo verso il mare sul lungofiume si arriva al Monte d’Argento, passando su un rilievo roccioso con il Castrum Argenti. Si prosegue sul lungomare di Scauri fino al promontorio roccioso elevato sul mare con la Torre di Scauri e poi oltre sul Monte d’Oro su sentieri che portano al porticciolo/peschiera romana e al Tempio di Giano. Da qui si rientra verso la provinciale Variante Appia per poi girare a sinistra e tornare sul lungomare di Pianola, la cui spiaggia continua fino a Formia.