La piazza simile all’antica agorà greca, è tuttora centro politico,geografico sito storico, nonché punto di aggregazione di Vico: è il vero volto del paese perché la funzione è stata varia: dal parlamento alla basilica, dall’aia alla corte, dal tribunale al mercato. Una bella fontana, del 1889,fa bella mostra di sé, opera di Gaetano Zaccardi di Frosinone, al posto della vecchia fontana costruita negli anni 1876 dalla società inglese Castel_Latta.

La chiesa al centro della piazza è dedicata  S. Michele Arcangelo; essa esisteva già intorno all’anno mille, vi, predicò anche S. Domenico di Sora. Il 1 agosto  1750  la chiesa fu elevata ad insigne collegiata con bolla di papà Benedetto XIV Illius incomprehensibili bonitate.La chiesa è stata rifatta nel 1581,, la data scalpellata sull’architrave del portone centrale ne è la testimonianza più evidente,rinnovata nel 1700 e ampliata nel 1855. Il poderoso fusto della torre campanaria, a pianta quadrata si eleva su quattro livelli, rispettivamente a quota m. 5.20 ,8.60,14.40,18.10. Nelle mura sono inseriti elementi di edifici più antichi. Tra il terzo e il quarto piano notiamo un leone romanico aggettante e nel secondo piano il quadrante circolare,interamente di pietra, di un antico orologio che scandiva le ore all’italiana. Ha un diametro di circa 50 cm., e si trova ad una decina di metri dal piano terra. Ha le ore italiche segnate dai numeri romani I,II,III,IV,V.VI, è quindi un orologio meccanico a ora italica. Probabilmente a VI la campana dava 24 rintocchi equivalenti all’inizio del computo delle pre italiche. Poi ad I seguivano 4 rintocchi, a II 8 rintocchi, a III 12 rintocchi, a IV 16, a V 20 e infine a VI 24 rintocchi. Per questo tipo di orologi serviva  solo una sfera o lancetta. Attualmente sono tre le campane: la Terza, la Seconda e la Campanella così chiamate dai fedeli di Vico, i quali al suono di ciascuna campana assegnano una funzione non solo religiosa.